Il progetto Kombolela è stato rinnovato per altri tre anni, ampliando il suo impatto, con l’obiettivo di sostenere e guidare almeno 90 ragazzi e ragazze dell’Unione Terre d’Argine (UTdA) tra i 12 e i 19 anni. Nato con lo scopo di arginare i fenomeni di disagio giovanile e comportamenti antisociali, il progetto si è dimostrato essenziale, soprattutto alla luce dell’aumento di delitti violenti tra i giovanissimi segnalato da recenti ricerche del Ministero della Giustizia: nel biennio 2021-2022, i reati commessi da minori di 13 anni e quelli tra 14 e 17 anni sono aumentati rispettivamente del 163% e del 54%.
Kombolela interviene per offrire una risposta concreta attraverso percorsi educativi mirati, orientati a riscoprire e valorizzare le capacità dei giovani in difficoltà. Al centro del progetto vi è il Nucleo di Valutazione Giovani, un team formato dalle associazioni e cooperative sociali del territorio, dai servizi sociali e da altre realtà che segnalano i casi più urgenti. Su ogni ragazzo segnalato viene elaborato un percorso personalizzato, con attività di volontariato, laboratori, percorsi scolastici e di inserimento sociale, e attività di svago, come lo sport o la musica, per reintegrarli in contesti positivi. In ogni fase del percorso, i ragazzi sono affiancati da educatori dedicati, che li seguono fino al termine del loro percorso.
Nel primo triennio, tra il 2021 e il 2024, oltre 50 ragazzi e ragazze hanno beneficiato di questi percorsi grazie a Kombolela. I numeri testimoniano un risultato positivo, con un tasso di attivazione del 60% rispetto agli 80 giovani segnalati. Grazie al rinnovato impegno e al supporto del territorio, ora Kombolela mira ad espandersi, coinvolgendo anche partner esterni al comune di Carpi e guardando a una collaborazione con realtà profit. La Cooperativa Eortè, capofila del progetto, che coinvolge una rete di partners su tutti i comuni dell’Unione Terre d’Argine, svolge un ruolo di monitoraggio e coordinamento della rete in sinergia con scuole e amministrazioni.
Uno degli obiettivi è quello di estendere la rete di partner al mondo profit, per creare un ponte tra il mondo educativo e quello del lavoro, offrendo ai giovani adulti che hanno avuto esperienze difficili l'opportunità di inserirsi nel mondo professionale con il sostegno di figure di riferimento.