MODENA – La colonna sonora della Pasqua in corsia è quella di Davide Turci, cantautore e infermiere modenese del 118 – “anche il resto dell’anno” è il titolo che fa riflettere nelle interminabili delle settimane in lotta contro il Coronavirus. Una clip a cui hanno partecipato personaggi della tv e della musica, tra cui Daniele Bagni, bassista di Piero Pelù, con uno scopo benefico: la raccolta fondi per l’AUSL di Modena. Iniziativa di solidarietà tra le molte di questo periodo critico: Vigili del Fuoco al lavoro anche per alleviare la solitudine delle persone in isolamento, oltre che per affrontare le molte chiamate in urgenza degli ultimi giorni. A livello regionale i volontari in movimento sono diecimila, provenienti da 550 diverse associazioni: praticamente l’intero terzo settore, definito dalla vicepresidente Elly Schlein “il pilastro della nostra società, oggi più che mai”. Tra le mansioni svolte anche quelle di assistenza alle procedure amministrative necessarie in queste settimane, quali la richiesta di contributi straordinari e buoni spesa – iniziativa notata anche dalla prestigiosa Università di Harvard. La povertà è la principale area di intervento: il colosso dell’arredamento IKEA ha donato al banco alimentare 14mila colombe pasquali e 8mila roll alla cannella, dolci svedesi tradizionali. A Carpi, tra i primi focolai del virus, Eorté e Porta Aperta raccolgono fondi e generi per la solidarietà alimentare. Persino gli agricoltori, che vivono un periodo particolarmente critico tra i danni delle gelate e la carenza di personale, tendono per primi la mano alla popolazione: Coldiretti dona colombe a ospedali e operatori sanitari. Il grano arriva dalla Società Sementi di Bologna, dai Molini Pivetti di Cento; lo zucchero dalla Coprob di Minerbio. Mano tesa in attesa di braccia, che la Regione sta cercando – non a scopo benefico stavolta, ma retribuito – attraverso i suoi 38 centri per l’impiego per permettere la raccolta della frutta e la continuità della filiera alimentare, ancor più fondamentale nei giorni del lockdown.
Solidarietà, sempre attivo l’emporio Portobello di Porta Aperta a Modena. Pasta, prodotti in scatola e persino prosciutti e colombe. Saranno oltre 400 i pacchi che partiranno dal market solidale Portobello per raggiungere altrettante famiglie modenesi in difficoltà. L’emporio, gestito l’associazione con Porta Aperta, segue solitamente 300 famiglie, ma in questo periodo di emergenza le richieste di aiuto sono aumentate.
Servizi sociali, Caritas e Crocerossa, i canali tradizionali. Ma si fa strada sempre di più un sistema rapido di pronto soccorso alimentare. Persone in difficoltà chiamano perché non hanno da mangiare e che l’emporio riesce a raggiungere in giornata grazie ai 150 volontari in azione.