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Ecco la seconda storia dell’iniziativa “Libere di essere...”, che raccoglie le storie delle donne e delle mamme che negli anni hanno attraversato il percorso di aiuto e accoglienza dell'Associazione Venite alla Festa. Anche la Casa del Glicine, gestita dalla cooperativa Eortè, fa parte di questo percorso, e ha accolto nel tempo diverse delle donne di cui leggerete in queste storie.


Dopo il racconto di Jasmine della scorsa settimana, questa è la volta di Viola, una ragazza nigeriana di 20 anni, giunta in Italia con il sogno di fare la cameriera, e che invece ha vissuto l’orrore della tratta delle donne per il mercato della prostituzione.

 Libere di essere Francesca CossuFrancesca Cossu "Il mio coraggio sei tu" - 2020 - Tecnica: Digital Art


 Viola ha 20 anni, viene dalla Nigeria e si trova in Italia da 3 anni.

È arrivata nel nostro Paese con la promessa di un lavoro come cameriera, ma una volta giunta a destinazione si è trovata di fronte a un incubo: schiava del mercato della prostituzione.

Viola ha cercato di ribellarsi, ma è stata più volte picchiata, minacciata e costretta al silenzio.

Un giorno però Viola ha scoperto di essere rimasta incinta di uno dei suoi clienti.

Nonostante l’orrore che stava vivendo, il pensiero di una piccola creatura che stava crescendo dentro di lei l’ha riempita di speranza, e le ha dato nuovamente energia.

Da subito Viola ha sentito di volere bene a quel piccolo miracolo che aveva dentro di sé, e ha giurato a sé stessa di proteggerlo a ogni costo.

I suoi aguzzini volevano obbligarla ad abortire ma lei si è rifiutata con determinazione. Per questo è stata nuovamente picchiata con forza.

Insulti e colpi per annullarla, cancellare la sua identità. Un corpo senza nome che deve obbedire al volere di chi l’ha comprata e pensa di possederla, come una schiava.

Viola però ha deciso di alzare la testa e di lottare per sé stessa.

“Io non sono di proprietà di nessuno: né io né il bimbo o la bimba che porto in grembo”, pensava Viola in quei momenti.

Così Viola, appena le si è presentata l’occasione, è scappata in cerca di aiuto.

Le assistenti sociali che si sono occupate di lei l’hanno collocata prima in una comunità, e poi successivamente l’hanno spostata nuovamente. Questo perché, nei casi di donne che fuggono dallo sfruttamento della prostituzione, è fondamentale che gli sfruttatori non possano cercarle e trovarle per portarle indietro. Per questo, generalmente, le ragazze e le donne da proteggere vengono collocate in strutture distanti dalla città da cui scappano, e vengono successivamente spostate per rendere impossibile la loro localizzazione.

Viola ha dimostrato da subito una grande forza di volontà, e si è impegnata al massimo per cercare di superare il terribile periodo che ha vissuto.

Durante il periodo di accoglienza Viola ha iniziato il suo percorso di assistenza e ha partorito la sua bambina.

Questo momento ha segnato per lei un punto di svolta fondamentale: la nascita della sua piccola le ha dato lo slancio e la motivazione per continuare a costruire un nuovo futuro nel nostro Paese.

Viola ha imparato l’italiano, è diventata autonoma e a poco a poco ha iniziato a vivere come una qualsiasi altra neo mamma, felice della nascita della sua piccola.

Quando la bambina è diventata abbastanza grande per andare al nido, Viola è riuscita anche a trovare un lavoro per iniziare a provvedere a sé stessa e alla piccola.

Viola oggi continua a vivere in Italia, lavora e si impegna per crescere la sua bambina con amore e attenzione.

Il percorso di assistenza in cui è stata inserita, e le diverse strutture in cui ha trovato accoglienza, le hanno dato la serenità e la tranquillità per poter superare gli orrori vissuti.

Viola ora può guardare al suo futuro nel nostro Paese con la stessa speranza con cui aveva lasciato la Nigeria… ma ha in più la ricchezza di avere con sé la sua bambina da poter abbracciare, e la sua libertà.

 

Libere di essere... attraverso l'arte

Il disegno "Il mio coraggio sei tu", del 2020, che accompagna la storia di Viola è stato realizzato da Francesca Cossu, artista friulana che ha realizzato per noi quest’opera.

Francesca ha 24 anni e frequenta il corso di Scienze e Tecnologie Multimediali al Consorzio Universitario di Pordenone.

Per vedere altri lavori di Francesca potete guardare il suo canale YouTube FrancisMaker: https://www.youtube.com/user/francy9679

Grazie Francesca per il tuo lavoro!

 

Libere di essere... storie di rinascita

Ogni settimana vi racconteremo una storia diversa, e questa sarà sempre accompagnata da disegni di artiste donna, che hanno voluto condividere con noi le loro opere.
Non solo parole quindi, ma anche capolavori d'arte femminile per narrare storie importanti e piene di speranza.

Storie che a volte accadono nella casa accanto alla nostra, all'amica, alla parente, alla conoscente... a noi.
Storie di donne che hanno subito violenza, o che si sono trovate a vivere un'emergenza abitativa.
Storie di chi è caduta ma ha trovato una mano tesa pronta ad aiutarla a rialzarsi.

Queste sono le storie delle donne e delle mamme che negli anni hanno attraversato il percorso di aiuto e accoglienza dell'Associazione Venite alla Festa. Anche la Casa del Glicine, gestita dalla cooperativa Eortè, fa parte di questo percorso, e ha accolto nel tempo diverse delle donne di cui leggerete in queste storie.
Nei racconti i riferimenti biografici e quelli relativi alle strutture di accoglienza sono stati modificati, al fine di tutelare la privacy e la sicurezza delle donne di cui parliamo. 


Anche tu se vuoi puoi sostenere e aiutare queste mamme. Lo puoi fare versando il tuo 5x1000 alla Casa del Glicine, un pezzo importante del percorso di aiuto garantito dall'Associazione Venite alla Festa.

 

Come fare per devolvere il 5x1000?

Informa il tuo commercialista e comunicagli il codice fiscale della Cooperativa Sociale Eortè: 03334860362

Oppure clicca QUI per avere maggiori informazioni.

Per maggiori info sulla "Casa del Glicine" clicca QUI

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Sede operativa: Via Monterotondo, 16 - Carpi

Tel. 3517811125 - eorte@eorte.it

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