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glicine jasmineDebora Diana "Ritorno A Casa" - 2010 - Tecnica: Olio su Tela


 
Jasmine è una ragazza energica e piena di gioia. Ama ridere, e quando guarda i suoi due bambini sente volare via leggeri i pesi che aveva sul cuore.

La felicità di Jasmine è stata una conquista fatta con coraggio e determinazione: la scelta di chiudere un capitolo difficile della propria vita per iniziarne uno pieno di speranza.

Jasmine è arrivata in Italia con il suo bambino di due anni, incinta di 5 mesi della seconda figlia.

In Tunisia soffriva molto per la lontananza dal marito, partito per andare a lavorare in Italia qualche anno prima, e che tornava a trovarla giusto un paio di volte all’anno.

Stufa di restare sempre sola a casa ad aspettare, si era impuntata con il marito e aveva chiesto con determinazione di poterlo raggiungere.

Il marito non voleva, trovava sempre qualche scusa, ma alla fine Jasmine era riuscita a convincerlo.

Quanta emozione nelle settimane prima della partenza… sul letto la valigia da preparare con le sue poche cose e in testa qualche sogno fatto senza sapere bene cosa avrebbe trovato una volta lasciata la Tunisia.

In Italia Jasmine però deve fare subito i conti con una realtà ben diversa da quella che si aspettava. Il marito non vive solo, ma alloggia in un piccolo appartamento insieme ad altri connazionali, tutti uomini, con cui divide l’affitto.

Non glielo aveva mai detto.

Per Jasmine è il primo scalino da superare.

Gli uomini dell’appartamento non sono contenti della sua presenza, e lei ha disposizione solo la piccola stanza del marito, in cui ha sistemato le sue cose e quelle del bambino.

Il marito è spesso assente, e quando è a casa non la tratta come faceva in Tunisia.

I due litigano sempre, e il marito inizia anche ad alzare le mani su questa moglie ribelle che troppe volte vuole dire la sua opinione e cercare di cambiare le cose in casa.

Ma Jasmine non ci sta a fare la moglie sottomessa che riceve anche qualche schiaffo di troppo. Così inizia a rispondere ai colpi del marito, e spesso le discussioni si trasformano in uno scontro fisico tra i due, a cui il piccolo deve assistere.

I coinquilini, che hanno mal visto dall’inizio la presenza di Jasmine, la denunciano per maltrattamenti al marito, schierandosi dalla parte di quest’ultimo.

I servizi sociali per fortuna capiscono subito che la situazione non quadra, e decidono di intervenire.

Jasmine e il suo bambino vengono così allontanati da casa, e collocati in una struttura protetta, dove lei avrà la bambina.

Dopo il parto, Jasmine inizia a superare lo shock del periodo, e con la sua straordinaria energia si impegna per tenere in ordine e pulire la casa in cui viene alloggiata insieme ai suoi bambini.

Qui Jasmine riparte con slancio: si occupa dei figli, della casa, impara l’italiano e a muoversi in autonomia anche fuori casa. Così, dopo qualche mese, le è stato offerto un appartamento in autonomia, in cui sarà seguita dai servizi sociali ancora per un breve periodo.

Jasmine oggi è felice, si è integrata nel nostro Paese, la sua casa è piccola ma confortevole, e spera di trovare presto un lavoro non appena entrambi i bambini andranno all’asilo e lei avrà più ore libere durante il giorno.

Ora Jasmine ha di nuovo davanti a sé il suo vecchio sogno di costruire un futuro radioso in Italia, che finalmente, passo dopo passo, sta diventando realtà.

 

Libere di essere... attraverso l'arte

Il disegno "Ritorno A Casa", del 2010, che accompagna la storia di Jasmine è stato realizzato da Debora Diana, artista sarda trapiantata a Roma da anni, che ci ha donato questa meravigliosa opera d'arte.

La ringraziamo con calore per la sua generosità!

Ogni settimana vi racconteremo una storia diversa, e questa sarà sempre accompagnata da disegni di artiste donna, che hanno voluto condividere con noi le loro opere.

Non solo parole quindi, ma anche capolavori d'arte femminile per narrare storie importanti e piene di speranza.

Qui potete vedere altre opere dell’artista Debora Diana

https://www.facebook.com/debora.diana.75

https://instagram.com/debora_diana_art?igshid=wwiix8ljj8wu

 

Libere di essere... storie di rinascita

Storie che a volte accadono nella casa accanto alla nostra, all'amica, alla parente, alla conoscente... a noi.
Storie di donne che hanno subito violenza, o che si sono trovate a vivere un'emergenza abitativa.
Storie di chi è caduta ma ha trovato una mano tesa pronta ad aiutarla a rialzarsi.

Queste sono le storie delle donne e delle mamme che negli anni hanno attraversato il percorso di aiuto e accoglienza dell'Associazione Venite alla Festa. Anche la Casa del Glicine, gestita dalla cooperativa Eortè, fa parte di questo percorso, e ha accolto nel tempo diverse delle donne di cui leggerete in queste storie.
Nei racconti i riferimenti biografici e quelli relativi alle strutture di accoglienza sono stati modificati, al fine di tutelare la privacy e la sicurezza delle donne di cui parliamo. 


Anche tu se vuoi puoi sostenere e aiutare queste mamme. Lo puoi fare versando il tuo 5x1000 alla Casa del Glicine, un pezzo importante del percorso di aiuto garantito dall'Associazione Venite alla Festa.

 

Come fare per devolvere il 5x1000?

Informa il tuo commercialista e comunicagli il codice fiscale della Cooperativa Sociale Eortè: 03334860362

Oppure clicca QUI per avere maggiori informazioni.

Per maggiori info sulla "Casa del Glicine" clicca QUI

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