La fine di maggio è stata segnata da un evento meraviglioso alla Casa del Glicine, c’è stata la dimissione di una mamma e del suo bimbo che, dopo un lungo percorso di comunità in un primo momento e, in un secondo tempo, in alta autonomia alla Casa del Glicine, hanno potuto riprendere la loro vita presso la famiglia di origine. 

Elena Mazzelli, referente del progetto racconta che i percorsi accidentati di queste mamme sono segnati da difficoltà, fatiche e conflitti ma, attraverso la collaborazione e l’impegno di chi opera sul progetto, il risultato che si ottiene è, come in questo caso, la soddisfazione di vedere che sono pronte ad affrontare il passo dell’autonomia. Donne che attraverso la ricostruzione della propria integrità individuale raggiungono un risultato per nulla scontato che le vede cambiate in quanto madri, in quanto donne. Le altre mamme ospiti della Casa del Glicine si sono molto commosse, indice questo dei legami interpersonali di solidarietà e amicizia che si instaurano durante la convivenza, nonostante esistano differenze e momenti di conflittualità. Magari hanno anche provato un po’ di invidia per l’amica che finalmente “spicca il volo” verso una nuova parte della sua vita e, sicuramente, questo fungerà da esempio anche per loro.

Elena continua “Questi eventi sono densi di emozioni contrastanti, è vero che in principio c’è un sentimento di tristezza, nel momento in cui bisogna salutarle scende sempre una lacrima. Ma allo stesso tempo, ed è qui il miracolo di lavorare aiutando gli altri, coesiste la gioia di esser comunque stata parte di un processo di crescita personale e di avere avuto a mia volta un arricchimento personale da queste relazioni. Tanta commozione e tanta felicità e, al contempo, tanta attesa per incontrare ora una nuova donna e la storia unica che porta con sé.”