Il 16 maggio 2022 si terrà la presentazione ufficiale del progetto L’Unione non spreca realizzato in co-progettazione con Amministrazione e Terzo Settore.
Il progetto prevede azioni di contrasto dall’esclusione sociale delle persone in condizioni di povertà estrema o a rischio marginalità. Il progetto vede la cooperativa sociale Eortè, in collaborazione con Amministrazione dell’Unione delle Terre d’Argine ed operatori del Servizio Sociale, mettere a disposizione la propria solida esperienza acquisita nel corso degli anni nell’ambito del Terzo Settore al fine di istituire un progetto solido e ben strutturato.
In accordo con quanto dichiarato da Ramona Vai, referente per l’Amministrazione dell’Unione delle Terre d’Argine, “Il progetto è figlio di un lungo percorso costellato di incontri, confronti e scelte. Molto complesso, è una vera e propria sfida di comunità con la quale vogliamo costruire azioni di aiuto e solidarietà verso le famiglie a rischio di emarginazione. Gli studi del settore mostrano come la discesa verso gli inferi della difficoltà economica, dell'indigenza, sia breve; mentre la risalita ed il ripristino della sicurezza economica sia molto lenta e caratterizzata da frequenti fermate.
E' chiaro che la parte della raccolta e distribuzione alimentare è la parte più evidente di questo progetto ed è una parte molto complessa. La merce donata non costa nulla, presso gli Empori solidali si scelgono dagli scaffali direttamente gli alimenti pagando in punti assegnati al momento dell'ingresso, però questo non significa smantellare le azioni di aiuto più tradizionali che restano operative nei Comuni più piccoli.
Per questo motivo è utile sottolineare come la rete "dietro" alla raccolta delle donazioni con questo progetto sia diventata più corposa ed articolata, ad esempio ci sarà modo di far circolare più rapidamente i prodotti donati prossimi alla scadenza su tutto il territorio dell'Unione e di implementare la promozione del progetto cercando ulteriori donatori a vantaggio di tutta la rete.”
Grazie a questo progetto si opera principalmente sul fronte del contrasto alla povertà e, al contempo, in maniera collaterale sul contrasto allo spreco di cibo. La presenza di empori con tanto di scaffali, banco frigo e casse, sta a significare la riduzione del gap tra le fasce sociali.
Si vuole mantenere viva l’azione del fare la spesa, la volontà e la libertà di scelta dei beni primari. Si vuole tenere viva la dignità umana insita nelle azioni della routine che noi tutti diamo per scontate ma rimangono alla base del benessere contemporaneo.