Mercoledì 13 marzo a Carpi, nel Palazzo Comunale, è programmata la conferenza stampa annuale di Unione Non Spreca.
Unione Non Spreca è un macro progetto che coinvolge ben cinque realtà dislocate su quattro comuni dell’Unione delle Terre d’Argine: Eortè Società Cooperativa Sociale di Soliera (capofila), Cooperativa Il Mantello di Carpi, Porta Aperta Carpi OdV, Quinta Zona di Novi di Modena e il Circolo Anspi Sassola di Campogalliano.
In stretta collaborazione con i Servizi Sociali territoriali, partner fondamentali, vengono coordinate e prese in carico le famiglie in difficoltà economica. L’obiettivo principale è supportare le persone singole o nuclei famigliari nella ricerca di un equilibrio che doni dignità ed autonomia, andando oltre o stato di bisogno.
Così una rete territoriale re-distribuisce le eccedenze alimentari mettendole a disposizione dell’utenza all’interno dei punti di distribuzione (social market, empori solidali, etc.). Questa virtuosa azione anti spreco alimentare permette di riutilizzare la merce scartata dalla grande distribuzione (pezzature fuori dagli standard, piccoli difetti nella confezione) supportando chi si trova in uno stato di povertà.
Sono al contempo coinvolte anche piccole e medie imprese del territorio che periodicamente donano contribuendo ad alimentare il dialogo tra le varie realtà interne a questa rete solidale; anche i cittadini, grazie ad iniziative di raccolte alimentari nelle scuole e nei supermercati, prendono attivamente parte all’azione di aiuto.
Tre grandi tematiche: economico-sociale (aiuto alle famiglie in difficoltà), ecologico-ambientale (riutilizzo e riciclo) e educativa (diffusione della cultura anti-spreco, stili di vita sostenibili e rispettosi dell’ecosistema), vengono declinate con metodologie differenti da ogni partner di UNS in base alla richiesta e al target di riferimento. Alla base però rimane un comune denominatore: il fattore umano che diventa centrale affinché i beneficiari possano riacquistare dignità attraverso le azioni canoniche del “fare la spesa”, “scegliere” un prodotto invece che un altro, condividere pensieri ed esperienze grazie alle chiacchiere con altri utenti e volontari aspetti, questi, fondamentali senza i quali è impossibile definire l’essere umano.
Unione Non Spreca crea così un modello di welfare territoriale che può essere preso come esempio di un territorio che si prende cura di se stesso, impiegando le proprie risorse con una prospettiva di continuità nel tempo affinché si crei un circolo virtuoso sempre più grande che funga da cuscinetto per quelle persone, vicini di casa, che hanno bisogno del nostro aiuto.