Il 21 marzo 2024, presso il Palazzo Comunale di Carpi, si è tenuta ala conferenza stampa per il progetto Kombolela. Questa parola africana significa “nascondino” e, un po’ come nel gioco, cerca di portare alla luce casi difficili che richiedono supporto. Il progetto è rivolto a minori con segnali di devianza o con percorsi che virano verso il penale e che risiedono nel territorio dell’Unione delle Terre d’Argine. L’obiettivo è di contrastare i fenomeni di devianza giovanile attraverso la proposta di percorsi personalizzati che lavorano sull’empowerment dei minori presi in carico, coinvolgendo la sfera di vita dei ragazzi dalla famiglia alla scuola passando per le associazioni sportive e di volontariato.
Un finanziamento di 90.000 euro in tre anni, per 10 partner, da parte dell’Unione delle Terre d’Argine insieme al Centro per le Famiglie e i Servizi Sociali ha permesso ad Eortè, capofila del progetto, e agli altri partner del Terzo Settore di lavorare concretamente sulla costruzione di una rete territoriale che supporta le famiglie fragili che necessitano di affiancamento nel ruolo di riferimento genitoriale. Le realtà coinvolte sono: Effatà, Porta Aperta, Il mantello, Aneser e Anspi zonale di Carpi, la cooperativa sociale Giravolta, il Centro servizi per il volontariato Terre Estensi, il rugby Carpi e il Centro culturale Francesco Luigi Ferrari.
Grazie all’esistenza della rete è possibile raccogliere le segnalazioni dei minori in difficoltà che arrivano da diverse fonti come il Servizio Sociale, l’Autorità Giudiziaria, associazioni, istituti scolastici, comunità sportive e attivare percorsi di intervento gratuiti per i minori. Gli interventi intendono lavorare sugli aspetti positivi del minore, costruendo una strada di vita percorribile come cittadino attivo e incluso nella comunità.
Nel 2023 sono state 41 le segnalazioni pervenute per 36 maschi e 5 femmine, il 51% dei casi è di origine straniera ed il restante 49% italiana. Kombolela ha un tasso di attivazione del 62% dei casi segnalati: 26 progetti educativi attivati per minori segnalati di cui 17 terminati, 2 sospesi, di 1 caso non si hanno più notizie, 1 caso indirizzato ad un altro progetto, 1 caso ancora in valutazione, e 4 tutt’ora attivi.
Dati che confermano l’efficacia del progetto che vuole essere risposta a possibili problemi sociali in cui gli attori sono quei minori con comportamenti antisociali che arrivano, o potrebbero arrivare, ad attuare comportamenti illeciti. “Anche nel rispetto di recenti fatti di cronaca - dice Tamara Calzolari - pensiamo che la soluzione sia passare dal biasimo per comportamenti devianti ad azioni per modificarli che abbiano una costanza nel tempo”.